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Jacurso
Jacurso - memorie , racconti e personaggi del passato Autore : Mario Nino Dastoli
Sabato 6 Dicembre - Sala Convegni - Via Nazionale a Jacurso
E' DecedutaLa Sig.ra Giovanna Graziano ved. Dattilo
Dialettando con la Poesia
Dialettando nel Tempo Siamo fatti di tempo. Anche del tempo perso , di quello speso bene, del tempo inutile o utilizzato al peggio e ,a volte , di quello donato a chi non lo merita/va.
Inquinamento LuminosoLuce e Inquinamento Luminoso
La luce per la maggior parte dei sistemi biologici è un fattore vitale, così come l’alternarsi tra il giorno e la notte che ha accompagnato l’evoluzione dell’uomo , degli animali e dei vegetali per centinaia di milioni d’anni.
Il Ricordo delle Foibe
La crudeltà con la quale sono stati compiuti gli eccidi è paragonabile soltanto alle stragi perpetrati dai nazisti sugli ebrei e le altre vittime nei campi di sterminio.
Si Chiamava Vicianzu
Era na vuce disperata, cuntava la storia de la vita, hfatta de miseria, ssofferenzi e pprivaziùani
chi ttoccava lu core de li gìanti.
Per non Dimenticare27 – Il Giorno della Memoria La lezione dell’olocausto è una lezione diversa dalle altre anche se dopo la folle determinazione altri infausti eventi non sono stati meno cruenti . Le foibe di Tito, gli orrendi eventi dell’ex Jugoslavia , oggi la Guerra in Ucraina e quella più recente tra Israele- Hamas. -
Quale matrice hanno in comune queste due immagini ? Fa freddo ai bambini senza il Giubbino che magari sarà stato anche chiesto. " chi di voi vuole rivedere e stare con la mamma faccia un passo avanti..." e il passo avanti li avrebbe fatti passare al fumo delle ciminiere... Quanto contrasto con la tristezza e la rassegnazione di quei sfortunati ! Quello nazista rimane il più sanguinoso, servile e pianificato; il nazismo ha sacrificato obiettivi bellici pur di continuare a uccidere nei campi, si pensi che a Mauthausen le camere a gas operarono fino al 1945. Leggiamo che alla base di ogni politica di sterminio c’è sempre l’assenza di democrazia e l’indottrinamento ideologico, nazionalista e razziale, innalzata al modo dell’agire politico e occorre ricordarlo osservando quanti ideologismi cominciano a diventare preoccupanti !. Il fanatismo, oggi , sta facendo purtroppo una presa forte sui giovani che ,spesso , digiuni di memoria e valori del passato , si lasciano esaltare attraverso la manipolazione della memoria e la negazione della verità storica. L’immagine si commenta da sola e , personalmente , mi viene da ritenerla solo un sintomo giovanile di esuberanza considerando il gesto lontano da condizionamenti politici . Dietro quei cancelli , dove il lavoro diventava libertà , tanta gioventù non ebbe, però , la libertà neanche di piangere. Le ragazze che ridono non sanno certamente nulla di Olocausto , Deportazione , Antisemitismo e Ebraismo. E non sanno quali cancelli hanno varcato . Alla vergogna di queste immagini ( e tante altre ) mi iene da considerare che l’accesso debba essere condizionato all’interesse accertato di chi possa varcare quel cancello e di limitare drasticamente le presenze. Non si può uscire sorridenti, con un “selfie “ vicino al forno crematorio e senza essere stati per nulla "urticati " dagli odori acri che si levarono in fumo dalle ciminiere . Spesso carne tenera di bambini. In quei campi, dove sono morte milioni di persone è capitato osservare la gente a far di tutto. Consumare panini, bere e rispondere al cellulare. L’ignoranza sull’Olocausto, infatti , sta crescendo, in particolare tra i giovanissimi. Un recente sondaggio ha rivelato che circa un terzo degli intervistati europei, in 12 Paesi, ha dichiarato di sapere «solo qualcosa» a proposito dell’Olocausto. Perché il 27 gennaio Il 27 gennaio 1945 il campo di concentramento di Auschwitz viene liberato e i suoi cancelli aperti per sempre. Un giorno che ricorda una ferita enorme ma anche la voglia di rinascita di un popolo intero.
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Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo che lavora nel fango che non conosce pace che lotta per un pezzo di pane che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna, senza capelli e senza nome senza più forza di ricordare vuoti gli occhi e freddo il grembo come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato: vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore stando in casa andando per via, coricandovi alzandovi; ripetetele ai vostri figli.
Primo Levi
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francesco casalinuovo - ass. cult. Kalokrio - jacursoonline
LA GIORNATA della Scrittura in CorsivoIl corsivo si usa sempre meno quanto le intelligenze pratiche e anche a scuola il suo insegnamento sta perdendo importanza sovrastato anche dai laboratori tecnici .
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